dal 24 al 25 marzo 2022

Topi

Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485 - 40132 Bologna

regia e drammaturgia Usine Baug | Premio Scenario Periferie 2021

Orario spettacoli:

  • giovedì 24 marzo 2022, ore 21.00
  • venerdì 25 marzo 2022, ore 21.00

con Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo
 

Vent’anni fa, una città sul mare, odore di basilico e lacrimogeni, in sottofondo Manu Chao e le esplosioni, in primo piano il signor Canepa che in quei giorni di luglio ha altro per la testa e nel suo appartamento combatte contro i topi che rischiano di far fallire la cena che ha organizzato per i suoi ospiti. Ecco il racconto del G8 di Genova, in quel non troppo lontano 2001, che alla ricostruzione dei fatti, attraverso la narrazione e le testimonianze, aggiunge l’inedita e folgorante piccola storia di un piccolo borghese rinchiuso in casa, ignaro di quanto sta succedendo nelle strade: segno dell’indifferenza della maggioranza silenziosa, ma anche allegoria di un sistema di governo e polizia che per rendere più bella la “casa” non si fa scrupoli di sterminare i topi. Ovvero quei piccoli roditori che insidiano l’appartamento, ma anche quel fiume di persone - 50.000 - che per le strade di Genova hanno manifestato contro l’ideologia del profitto e dello sfruttamento. Ricevendo lo stesso trattamento dei topi: inseguiti, massacrati, torturati, uccisi. Dopo essere arrivati in finale al Premio Scenario 2018 con la loro prima opera “Calcinacci”, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo ed Emanuele Cavalcanti – ovvero Usine Baug – portano in scena “Topi”, fresco vincitore del Premio Scenario Periferie 2021. Lo spettacolo, come si legge nella motivazione del premio, “fa riesplodere nella sua tragica potenza narrativa, personale e collettiva” la memoria dei giorni del G8, visti attraverso i giovani occhi di chi non c’era e raccontati intrecciando pubblico e privato, la realtà dei fatti e la manipolazione delle informazioni. Ci sono ferite che travalicano il tempo, e che la storia non può ricucire. Ci sono violenze, sistemiche, crude e inspiegabili, che esigono lo spazio di essere interiorizzate prima di poter essere analizzate: “nel 2001 avevo solo 12 anni e certe cose ho potuto leggerle, altre ascoltarle, altre solo immaginarle”.