ANNULLATO | Tess Parks

Desiderio. Crepacuore. Leggerezza. Gioia. Essere colmi d’amore per tutte le cose. Tutte queste sensazioni scorrono simultaneamente nel nuovo album della cantautrice canadese Tess Parks, Pomegranate. Riaffermando Parks come un’artista-osservatrice per eccellenza, il suo terzo album solista è stato prodotto dal polistrumentista e stretto collaboratore Ruari Meehan, che ha condiviso i compiti di mixaggio con il nominato ai Grammy Mikko Gordon (The Smile, Gaz Coombes, Arcade Fire).

Sebbene Tess Parks sia diventata ampiamente nota per la sua serie di collaborazioni con Anton Newcombe, mente dei Brian Jonestown Massacre, il suo album solista del 2022, And Those Who Were Seen Dancing, ha lasciato un segno indelebile grazie alla sua miscela unica di profondità, spensieratezza e apertura emotiva. The New York Times ha elogiato la sua “presenza sicura e incantevole”, mentre Exclaim! lo ha definito un album che “esige di essere ascoltato e sentito”. Se Dancing conservava un certo fascino da demo casalingo, questa volta la tela è più ampia, con gli arrangiamenti di Meehan che si estendono fino all’orizzonte. È la musica più ambiziosa e cinematografica che Parks abbia mai realizzato. I richiami alla psichedelia appaiono freschi e innovativi, mentre le atmosfere sognanti risultano allo stesso tempo nostalgiche e moderne.

La coppia è supportata nella maggior parte delle tracce dai membri della band Francesco ‘Pearz’ Perini – il cui pianoforte e organo risplendono gloriosamente in Koalas e California’s Dreaming – e Marco Ninni, che fornisce una solida base ritmica alla batteria. Dal punto di vista vocale, Parks sembra spingersi verso nuove vette in questo album. I suoi testi sono taglienti, onnipresenti e permeati di forza, profondità e con un’intenzione poetica che brilla particolarmente in brani come Koalas e Charlie Potato. Si intrecciano con le sue raffinate melodie, arricchite da ritornelli sublimi e strutture armoniche complesse e stratificate, come evidenziato soprattutto in Crown Shy e Bagpipe Blues.

In Pomegranate ci sono anche molte sperimentazioni e ospiti speciali. Koalas, ad esempio, presenta il suggestivo fischio di Molly Lewis, che aggiunge un tocco malinconico alla Morricone. Crown Shy è impreziosita da maestosi arrangiamenti d’archi (curati da Ninni e suonati da Joe Butler), mentre Bagpipe Blues e Charlie Potato sono elevate dal flauto etereo di Kira Krempova – quest’ultima traccia accompagnata anche dal pianoforte Wurlitzer suonato da Oscar ‘SHOLTO’ Robertson. L’euforica Running Home To Sing e la conclusiva Surround mettono per la prima volta al centro il sintetizzatore, mentre il pianoforte assume un ruolo più prominente in molte delle tracce.