Sorry, We Missed You
libri, storie e racconti contro l'insostenibile leggerezza dei lavoretti | Montagnola Republic
La pandemia ha squarciato il velo che troppo spesso rende invisibile l’esperienza quotidiana, la fatica, la mancanza di diritti che accompagna la vita quotidiana di lavoratrici e lavoratori di questo paese da troppi anni. I metalmeccanici - che ancora qualche pensatore liberale continua a chiamare i “garantiti” - hanno dovuto scioperare per difendere la salute e la sicurezza di se stessi e dei propri cari. I rider, di colpo divenuti “essenziali” nonché unici abitanti delle strade deserte delle nostre città, lottano da anni per i propri diritti tra conquiste parziali e permanere di situazioni di precarietà e sfruttamento. Lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura, a causa di condizioni contrattuali opache, hanno fatto fatica ad accedere agli ammortizzatori sociali per far fronte alla chiusura dei propri settori occupazionali.
Di fronte ad una situazione del genere, abbiamo pensato che questa non potesse passare come un’ennesima estate all’insegna dei lavoretti senza che noi facessimo nulla. Piuttosto, vogliamo riprenderci lo spazio e il tempo necessario per tornare a costruire una riflessione collettiva sullo stato del lavoro nella nostra città e nel nostro paese. Per questo abbiamo deciso di mettere in campo un ciclo di presentazioni di libri che ci potessero fornire degli strumenti per pensare, capire, prendere parte, resistere all’inarrestabile avanzata di retoriche che, anche in tempi come questi, hanno come obiettivo quello di svalutare il lavoro e le vite di chi lavora.
“La vera catastrofe è che tutto continui come prima” affermava decenni fa Walter Benjamin, e questa frase ci pare particolarmente adatta a descrivere lo stato del nostro paese oggi, dove ingiustizie e sfruttamento sembrano moltiplicarsi ancora di più. Siamo convinti che la possibilità di ricostruire, sulle macerie della pandemia, un paese più giusto passa ancora una volta dal riconoscimento della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori troppo spesso svuotata dalla precarietà, da un’assenza di riconoscimento, da salari troppo bassi e da tutele troppo magre. Il tempo che ci vogliamo prendere per studiare, riflettere, approfondire è l’investimento collettivo che intendiamo fare sulle lotte del presente e del futuro; un tempo che vogliamo sottrarre al folle metabolismo sociale del capitalismo della pandemia per riprendere in mano davvero i nostri diritti e le nostre vite.
PROGRAMMA DELLE PRESENTAZIONI
- 17 GIUGNO ore 18:30: Marco Marrone, "Rights against the machine! Il lavoro digitale e le lotte dei rider", Mimesis
- 24 GIUGNO ore 19: Luciana Castellina e Massimo Seragini, "La fabbrica del Manifesto. Il decennio rosso 1969/1979", Manifestolibri.
- 1 LUGLIO ore 19: Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali, "Oltre la grande bellezza. Il lavoro nel patrimonio culturale italiano", Derive Approdi.
- 8 LUGLIO ore 19: Francesco Iannuzzi, "Assemblare le differenze. Il lavoro nell’industria alberghiera veneziana", Guerini Scientifica.
- 16 LUGLIO ore 19: Danilo Lampis, "Essere giovani non è una scusa", Castelvecchi.
Durata: 2 h 30 min
Ingresso gratuito