16 agosto 1863, 00:08

Un monumento funebre per il prefetto Magenta, "restitutore di sicurtà"

Con un discorso del sindaco Pepoli è inaugurato in Certosa il monumento sepolcrale offerto dalla cittadinanza bolognese alla memoria dell'ex prefetto Pietro Magenta, “restitutore di sicurtà publica” nei mesi successivi all'annessione.

Nominato nel novembre 1861, al culmine di una prestigiosa carriera, il funzionario pavese aveva prontamente organizzato il sistema di controllo della sicurezza pubblica nel capoluogo, attivando la Guardia Nazionale e compilando il Libro dei Sospetti, un lungo elenco di persone da porre sotto sorveglianza.

La sua scomparsa nel luglio 1862 sul passo San Gottardo, durante un viaggio di studio in Francia, ha suscitato grande cordoglio tra i bolognesi, che hanno fatto subito murare una lapide in suo onore nel cortile del palazzo comunale e hanno chiesto e ottenuto dalla famiglia la possibilità di seppellirlo nel loro cimitero.

L'incarico della tomba è stato affidato, con disappunto dell'Accademia bolognese, all'architetto napoletano Antonio Cipolla, conosciuto per il progetto dell'edificio della Banca d'Italia e attivo in questo periodo alla Certosa. Questi si è a sua volta avvalso della collaborazione dello scultore bresciano Giovanni Battista Lombardi (1823-1880).