Mephistopheles | Eine Grand Tour
domenica 4 dicembre, ore 17
lunedì 5 dicembre, ore 21
Il 2 settembre 1786 Goethe annuncia il suo Grand Tour: partirà da Karlsbad il giorno seguente, munito di un passaporto falso che reca il nome di Philipp Möller. Sotto il nome del demone che tentò Faust, Mephistopheles (il dispensatore-di-menzogne secondo una possibile etimologia ebraica), Anagoor raduna il materiale video raccolto tra il 2012 e il 2020 in un unico viaggio per immagini attraverso le lacrime del mondo, musicato in un live set elettronico da Mauro Martinuz. Mephistopheles (colui-che-ha-in-odio-la-luce secondo una possibile etimologia greca) è un Grand Tour nelle zone buie del cosmo, lì dove scaturiscono insieme la tenebra e le sofferenze delle generazioni, il rapporto dell’uomo con la natura, con l’eros, con i compagni animali, con il tempo e con la tecnica, con l’assoluto: l’impossibile. La materia cinematografica di spettacoli teatrali come Lingua Imperii, Virgilio Brucia, Socrate il sopravvissuto, Faust, Orestea, è composta da immagini profeticamente raccolte nei musei e nei templi, nelle case di cura per anziani e negli allevamenti intensivi, tra macellai, pastori e pellegrini, in India, in Iran, a Olimpia, sulla ferita campagna veneta e sul Vesuvio. L’enorme quantità di materiale inedito trova nuova composizione in questo volo e caduta in forma di concerto cum figuris.
Anagoor, che prende il nome dal racconto di Dino Buzzati Le mura di Anagoor, nasce nel 2000 a Castelfranco Veneto, su iniziativa di Simone Derai e Paola Dallan. La compagnia si è affermata tra le più originali e importanti degli ultimi anni, riscuotendo numerosi riconoscimenti: dalla segnalazione al Premio Scenario per Tempesta al premio Jurislav Korenić a Simone Derai come miglior giovane regista al Festival MESS di Sarajevo, dal premio Hystrio – Castel dei Mondi al premio dei critici ANCT per l’innovativa ricerca teatrale. Gli spettacoli di Anagoor sono stati presentati nei maggiori contesti internazionali. Tra i suoi lavori: Et manchi pietà sulla vita della pittrice Artemisia Gentileschi, L.I. Lingua Imperii, Virgilio Brucia, Socrate il Sopravvissuto / come le foglie, L’Italiano è ladro di Pier Paolo Pasolini presentato anche a Teatri di Vita.
scritto e diretto da Simone Derai
musica e live set Mauro Martinuz
montaggio Simone Derai
direttore della fotografia Giulio Favotto
aiuto regia Marco Menegoni
produzione Anagoor 2020
coproduzione Kunstfest Weimar, Theater an der Ruhr, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / Museo Madre, Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto
in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Orto botanico e Villa Parco Bolasco – Università di Padova
intero: 15 euro
ridotto: 13 euro
under 30: 9 euro
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