27 giugno 1980, 00:00

La tragedia di Ustica

Il volo Itavia 870, un aereo DC-9 partito da Bologna la sera del 27 giugno per Palermo, esplode inabissandosi nelle acque dell'isola di Ustica. 81 sono le vittime, compresi i 4 membri dell'equipaggio.

La prima rivendicazione da parte del gruppo neofascista dei NAR si rivelerà un depistaggio dei servizi segreti.

La tesi del cedimento strutturale dell'aereo dell'Itavia sarà per quasi due anni la spiegazione ufficiale della tragedia, ma verrà esclusa dalla Commissione d'inchiesta ministeriale incaricata di far luce sulla strage.

Nel tempo i vari periti che avranno il compito di esaminare il relitto del DC-9, oscilleranno tra l'ipotesi di una bomba o di un missile. Si sospetterà il coinvolgimento di aerei militari di potenze straniere.

Diversi alti ufficiali dell'areonautica saranno rinviati a giudizio per omesse comunicazioni e depistaggio.

Nel 2007, per volontà dell'Associazione dei parenti delle vittime, presieduta dall'on. Daria Bonfietti, sarà inaugurato a Bologna, negli antichi depositi del tram alla Zucca, un museo memoriale progettato dall'artista francese Christian Boltanski (1944-2021).