dal 26 ott al 13 nov 2022

Jazz in Bo

Dove
Palazzo D'Accursio - Sala Manica Lunga, Piazza Maggiore, 6 - Bologna

Le associazioni TerzoTropico-APS e NuFlava, con il patrocinio del Bologna Jazz Festival (BJF) e della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” e in collaborazione con il dipartimento cultura del comune di Bologna presentano una mostra che celebra la musica e la città, anzi la musica dentro la città.

I fotografi Ivano Adversi e Guido Samuel Frieri hanno immortalato 40 musicisti bolognesi in diversi 38 luoghi che rappresentano il cuore pulsante di Bologna, come lo è il ritmo della musica jazz.

Perché hanno scelto Bologna?

Città creativa della musica per l’Unesco, Bologna può fregiarsi di una tradizione musicale che poche altre città in Europa possiedono e promuove la musica come mezzo di sviluppo economico e di inclusione sociale e culturale. Un ruolo particolare spetta al jazz e la fusione dei musicisti che abitano nella città, e con essa lavorano, è uno dei segreti della passione che anima il jazz a Bologna. Fin dagli anni ’70 il jazz è sempre stato nel cuore dei bolognesi, con la band di Nando Giardina, con il festival inventato da Alberto Alberti, che ha visto a Bologna grandi artisti come Miles Davis, Gerry Mulligan. La tradizione di questa musica ha poi avuto una rinascita agli inizi del 2000,  grazie ai numerosi locali che hanno fatto di Bologna una piccola New York nel cuore dell’Emilia Romagna e al Bologna Jazz Festival che quest’anno si terrà a metà ottobre. Un grande evento che riporterà in città i grandi nomi della musica jazz mondiale.

E in una città come Bologna, mancava una mostra dedicata al Jazz. Il lavoro iniziato da Adversi e Frieri nell’autunno del 2020 non è una semplice serie di ritratti in diversi spazi cittadini, ma, tramite immagini di impatto emotivo, costituisce una sorta di colonna sonora visiva per Bologna, che mette in luce la presenza degli artisti all’interno del capoluogo emiliano e la loro creatività, mostrando al contempo la vita e l’architettura della città.

La mostra inaugura il 26 ottobre alle ore 17.00 a PALAZZO D’ACCURSIO, Sala Manica Lunga, Piazza Maggiore 6, si conclude il 13 novembre e completa quella esposta in Sala della Musica, Biblioteca Salaborsa, prorogata sino al 26 novembre 2022.

La mostra è composta da 80 stampe fotografiche in bianco e nero.

Orari mostra: 9.00 - 19.00


I FOTOGRAFI:

Ivano Adversi
Attualmente fa parte di un gruppo di fotoreporter e ricercatori principalmente orientati al reportage sociale, antropologico e naturalistico.
Ha all’attivo numerose mostre, in Italia ed all'estero (Cina, Francia, Spagna, Inghilterra, Russia) ed è esperto di applicazioni multimediali. Nell’ambito di Bologna2000, su progetto di Nino Migliori, ha organizzato la manifestazione Bologna s’immagina, per la quale ha anche partecipato alla realizzazione della multivisione a quaranta proiettori, presentata nella Chiesa di S.Mattia. Ha partecipato ad Arte Fiera 2011, Fotografia Europea a Reggio Emilia 2011, 3° Mediterraneo Foto Festival di Lecce, Festival di fotografia Savignano Immagini, settembre 2012
Membro AIRF – Associazione Italiana Reporter Fotografi è fra gli organizzatori dello spazio espositivo QR Photogallery, a Bologna. Ha collaborato con Pino Ninfa, Claudio Marra, Nino Migliori, Fulvio Bugani, Giorgio Celli, e altri.

Guido Samuel Frieri
Nasce a Urbino nel 1977, sin da giovanissimo inizia il suo percorso creativo frequentando le prestigiose scuole artistiche della sua città natale. Da subito si appassiona alla fotografia e con essa inizia a ritrarre in pellicola la realtà che lo circonda, con uno spiccato senso di umanità e delicatezza. I volti immortalati nelle sue fotografie ritraggono eroi quotidiani che trovano così il modo di esprimere emozioni, paure, desideri. Condividere storie per raccontare il mondo, è questo il compito che Guido Frieri si sente chiamato a svolgere e che porta a compimento attraverso il mezzo fotografico. Sguardi, espressioni e gesti, eternamente fissati nei suoi scatti, svelano persone le cui esistenze sono il riflesso della società moderna.
La macchina fotografica diventa lo strumento con cui rivelare una realtà dove la bellezza è sinonimo di coraggio e dignità, dove l’essere umano, pur muovendosi in situazioni umanamente insostenibili, non soccombe né perde la sua fierezza. Le fotografie di Frieri fungono da autentici appunti di luce, che hanno il prezioso compito di rivelare le devastanti situazioni socio economiche che oggi affliggono tanta parte della società.