Grande ballo e nuovi dipinti a Palazzo Malvezzi
Il 5 febbraio il conte Giovanni Malvezzi de Medici (1819-1892) apre il suo palazzo in via S. Donato per una festa da ballo che è anche l'occasione per mostrare al pubblico i nuovi affreschi e dipinti che abbelliscono il piano nobile dell'edificio, commissionati per le nozze con la marchesa Augusta Tanari.
Per questo esteso ciclo decorativo, il Malvezzi ha preferito servirsi di artisti locali, additando "la via onde far risorgere le patrie arti". A guidare l'equipe di pittori "moderni", di cui fanno parte i figuristi Girolamo Dal Pane e Antonio Muzzi, e gli ornatisti Giuseppe Badiali, Andrea Pesci e Luigi Samoggia, è chiamato Francesco Cocchi (1788-1865), "ornamentista veramente distinto".
Il professore di Budrio ha accumulato notevoli esperienze come scenografo teatrale in Portogallo e in Germania ed è tornato da qualche tempo a Bologna. Siede sulla cattedra di Prospettiva dell'Accademia di Belle Arti "con bella corona di scolari".
Gli invitati alla festa sono sorpresi "al primo passo" da un vestibolo in stile Seicento, con galleria a giorno nella volta. Ammirano poi la grande sala da ballo dipinta da Badiali e la sala attigua con rilievi di Testoni e medaglioni di Dal Pane.
Dopo avere attraversato le altre sale, dipinte con abilità da Pesci, Dal Pane e Samoggia, si soffermano sotto la volta ad affresco in cui Antonio Muzzi ha ritratto "l'amorosa ventura di Bacco e Arianna".
La festa, che finirà "a chiaro giorno" dopo molte danze allegre e un lauto banchetto, rimarrà a lungo nella memoria dei bolognesi.