Donne di Bologna

Questa bibliografia è offerta in occasione della mostra fotografica “Quando le donne a Bologna”, allestita a Salaborsa nel febbraio 2016. Essa intende mettere a fuoco alcuni ambiti e momenti storici, che hanno visto le donne in primo piano non solo come mogli e madri di famiglia. 

È uno sguardo sul protagonismo femminile in ruoli e professioni storicamente riservate agli uomini.

Per Bologna città d’arte nel 5-600 fu importante la presenza di donne pittrici come Lavinia Fontana e Elisabetta Sirani o quella più recente di Lea Colliva e Norma Mascellani.

A Bologna città universitaria, docenti e scienziate come Laura Bassi, Anna Maria Dalle Donne, Clotilde Tambroni seppero tener testa ad accademici togati e professori dell’Alma Mater.

Nell’800 “soavi” presenze femminili dominarono salotti dedicati alla letteratura e alla musica, ma anche ai dibattiti politici e agli ideali di libertà, ricevendo nei palazzi bolognesi letterati e artisti come Stendhal, Foscolo, Canova, Leopardi.

Il ‘900 è il secolo del protagonismo femminile nelle lotte delle campagne e delle fabbriche, del coinvolgimento diretto delle donne nella guerra di liberazione, come staffette e partigiane.

Infine, nell’Italia democratica, grande parte hanno avuto le donne che si sono battute per i diritti e la parità, nel lavoro, nella politica, in tutti gli ambiti della vita pubblica e privata.