“Circa un anno fa, dieci giorni prima di compiere quarant’anni, mi è stato diagnosticato un carcinoma mammario di secondo stadio. Quando l’ho scoperto stavo conducendo un laboratorio teatrale assieme ad altre colleghe e colleghi. Condividevamo la stessa casa, la cucina, il bagno e la sala prove: avevo l’accordo di tenere il telefono acceso in sala, perché quasi ogni giorno aspettavo dall’ospedale chiamate per visite ed esami. Oggi ho deciso di raccontare questa storia: ma come si racconta una storia che ancora non si sa come andrà a finire? Dedicato è una passeggiata dolce, l’istantanea di un momento in cui il quotidiano cambia e sembra essere occupato dal solo pensiero della malattia e della sua cura. Sembra”.
Ermelinda Nasuto