2025 - 2026 | il Gremlin oviparo di DEM

Il Vecchione d’Artista che brucerà simbolicamente le brutture dell’anno 2025 in un rito benaugurale di saluto all’anno nuovo è Gremlin oviparo , a firma DEM al secolo Marco Barbieri, artista poliedrico che spazia dalla land art alla wall painting.

Creatura bizzarra e surreale che contiene in sé un enigma, legando insieme dimensione antropologica e naturale dell’essere, il Vecchione Gremlin oviparo è un simbolo contro il male delle guerre e della negatività collettiva.

Prende il nome dai gremlin del folklore aeronautico della seconda guerra mondiale, creature a cui venivano attribuiti malfunzionamenti misteriosi degli aerei. Una figura ripresa anche dal cinema degli anni Ottanta e oggi utilizzata come riferimento simbolico al male generato dai conflitti contemporanei.
L’opera è realizzata con ramaglie e materiali naturali, in continuità con la tradizione dei fantocci destinati ai falò nelle zone rurali. Rappresenta un contenitore del Male: un feticcio capace di assorbire la negatività che il pubblico gli affida, negatività destinata a essere trasformata dal fuoco purificatore.
Il Gremlin oviparo è caratterizzato da grandi orecchie da pipistrello e da un busto-nido che racchiude un uovo rosso, a evocare il male in gestazione, tra umano e disumano. È un invito a riflettere sulla responsabilità individuale: per contrastare il male che vediamo nel mondo, dobbiamo prima confrontarci con quello che ognuno e ognuna di noi porta dentro di sé.

La costruzione del Vecchione d’artista Gremlin oviparo è affidata a ATTOSECONDO, una giovane cooperativa tutta al femminile, di Castelfranco Emilia, con Anita Accorsi, Sarah Menichini, Francesca Paltrinieri e Ludovica Sitti, già studentesse all’Accademia di Belle Arti di Bologna, che oggi realizzano scenografie teatrali per il Comunale di Modena, ERT Emilia Romagna Teatro, Rossini Opera Festival e il teatro La Scala di Milano.


DEM, come un moderno alchimista, crea personaggi bizzarri, creature surreali, abitanti di uno strato impercettibile della realtà umana. 

Multiforme ed ironico, le sue opere che spaziano dal wallpainting, all'illustrazione, alla pittura su tela, si arricchiscono di un linguaggio simbolico che invita ad elaborare un proprio codice d'accesso per questo mondo enigmatico ed arcano.

L'avvicinamento a tematiche antropologiche e legate alla natura stimolano l'artista a una costante sperimentazione, giunta negli ultimi anni alla produzione di un film e alla creazione d'installazioni composte esclusivamente da materiali naturali. 

Oltre alla produzione nelle fabbriche abbandonate e nei boschi, scelti come sfondo ideale per i suoi lavori, DEM vanta varie pubblicazioni ed esperienze espositive, come la personale alla Oro Gallery di Goteborg e la partecipazione alla mostre Street Art, Sweet Art al PAC di Milano, Nomadaz alla Scion Installation di Los Angeles e CCTV all'Apostrophe Gallery di Hong Kong.

www.demdemonio.org