Teatro Comunale di Bologna | Sinfonica 2026
14 concerti, dal classicismo alla contemporaneità | Verso Itaca Stagione 2026
“Verso Itaca” è il titolo della Stagione 2026 del Teatro Comunale di Bologna che come sempre si snoda da gennaio a dicembre attraverso i tre principali cartelloni: Opera, Danza, Concerti.
CONCERTI | SINFONICA 2026
L’excursus dal classicismo alla contemporaneità è la matrice del cartellone sinfonico, che si articola attraverso 14 concerti, di cui 12 con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e 2 con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, rinnovando un’intesa ormai consolidata. Presente anche il Coro della fondazione lirico-sinfonica bolognese, istruito da Gea Garatti Ansini, in 3 appuntamenti. Ampia attenzione è data all’impaginazione dei programmi, che mettono in connessione le partiture scelte. Protagonisti, tra debutti e ritorni, grandi bacchette come quelle di Ton Koopman - che apre la Stagione – di Michele Mariotti, Roberto Abbado, Ivor Bolton, e solisti di fama internazionale come Michail Pletnëv, Emanuel Ax, Mario Brunello e Ilya Gringolts.
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ALL’AUDITORIUM MANZONI
In linea con l’inaugurazione lirica mozartiana, la Stagione Sinfonica 2026 si apre il 10 gennaio con due pagine del genio di Salisburgo sotto la guida del grande organista e clavicembalista olandese Ton Koopman – per la prima volta al Comunale – che propone la Serenata notturna e la Messa dell’Incornazione – solisti Suzanne Jerosme, Lara Morger, Kieran White e Peter Harvey, con il Coro del TCBO preparato da Gea Garatti Ansini – accanto alla Sinfonia n. 100 “Militare” di Joseph Haydn. Con un salto alla musica di oggi, il 31 gennaio l’islandese Daníel Bjarnason dirige due sue composizioni in prima italiana: Fragile Hope e il Concerto per violino e orchestra interpretato da Ava Bahari, violinista svedese tra le più interessanti delle nuove generazioni, premiata anche al Concorso “Paganini” di Genova nel 2021. Esplorando le sonorità nordiche, si ascolterà anche la Sinfonia n. 7 di Jean Sibelius. Completa il concerto la Passacaglia da Peter Grimes di Benjamin Britten. Dirige per la prima volta in Italia Sebastian Weigle, Direttore Musicale dell’Opera di Francoforte e Direttore Principale della Yomiuri Nippon Symphony Orchestra di Tokyo: il 6 febbraio affronta un autore poco conosciuto, meritevole di essere riscoperto, come il compositore austriaco ottocentesco Hans Rott, con la sua Prima Sinfonia. Al suo fianco il giovane pianista statunitense Angel Stanislav Wang, vincitore di più di 35 competizioni internazionali, è protagonista della Rapsodia su un tema di Paganini di Sergej Rachmaninov. Un dialogo tra Dmitrij Šostakovič (con la sua imponente Sinfonia n. 15) e Mozart, che mette al centro il Concerto per due pianoforti del salisburghese interpretato dal Silver Garburg Piano Duo – coppia anche nella vita, presente su palcoscenici come la Carnegie Hall, il Musikverein di Vienna e la Philharmonie di Berlino – accanto all’Ouverture del Flauto magico vede il 12 febbraio sul podio Constantin Trinks, bacchetta tedesca ospite di istituzioni come la Bayerische Staatsoper, i festival di Glyndebourne e di Bayreuth. Un “tutto Chopin”, con i suoi Concerti per pianoforte n. 1 e n. 2 affrontati da un grande virtuoso come Michail Pletnëv, è in programma il 27 febbraio con la direzione di Dian Tchobanov, Direttore Musicale Generale dell'Opera di Stato di Plovdiv. È un atteso ritorno quello di Michele Mariotti a Bologna, dove è stato Direttore Principale e poi Musicale del Comunale per un decennio dal 2008 al 2018. Oggi Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma, il 4 aprile in occasione della celebrazione pasquale Mariotti propone un programma wagneriano con l’Incantesimo del Venerdì Santo da Parsifal, Preludio e morte di Isotta da Tristan und Isolde e l’Ouverture da Lohengrin. Completa la serata il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore di Robert Schumann suonato dal talentuoso Federico Colli, vincitore del Primo Premio al Concorso “Mozart" di Salisburgo nel 2011 e del Primo Premio con Medaglia d'Oro al Concorso “Leeds” nel 2012. La musica di Šostakovič è poi nuovamente presente il 9 aprile con la Quarta Sinfonia nella lettura di Andris Poga, direttore lettone che ha lavorato anche con Paavo Järvi all’Orchestre de Paris. Non manca, poi, un caposaldo del repertorio pianistico come il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov con solista il pluripremiato Andreï Korobeinikov, che si è distinto al Concorso “Aleksander Skrjabin” e al “Rachmaninov Piano Competition” di Los Angeles nel 2005. Un acclamato pianista come Emanuel Ax è il protagonista del celebre Concerto per pianoforte e orchestra n. 22 K 482 di Mozart il 25 maggio: a dirigere questo primo concerto con l’Orchestra Filarmonica del TCBO è chiamato il giovanissimo vincitore nel 2023 del Concorso “Donatella Flick”: l’italo-tedesco classe 1998 Nicolò Umberto Foron, impegnato anche con la Prima Sinfonia di Sibelius. Gradito ritorno bolognese anche per Yutaka Sado, Direttore Musicale della New Japan Philharmonic Orchestra, che il 16 ottobre affronta la monumentale Nona Sinfonia di Gustav Mahler. Il secondo concerto con l’Orchestra Filarmonica del TCBO ha invece come protagonista il suo Direttore Principale Roberto Abbado, impegnato il 26 ottobre con la Sinfonia n. 1 di Šostakovič, affiancata dal Concerto per violino e orchestra in re minore di Aram Il’ič Chačaturjan con solista Ilya Gringolts, vincitore nel 1998 del “Premio Paganini”. Doppio debutto con l’Orchestra del TCBO il 6 novembre per Alpesh Chauhan, Direttore Principale Ospite dei Düsseldorfer Symphoniker e Direttore Musicale della Birmingham Opera Company, e per Mario Brunello, violoncellista che è stato il primo europeo a vincere il Concorso “Čajkovskij” nel 1986, particolarmente apprezzato per l’ampiezza del repertorio che affronta, dalla musica antica alla contemporanea. Due le pagine previste: la Sinfonia n. 1 di Anton Bruckner e il Concerto per violoncello e orchestra op. 43 del compositore novecentesco Mieczysław Weinberg. Celebra la creazione dell’universo descritta nel primo capitolo della Genesi l’oratorio Die Schöpfung (La Creazione) di Haydn. Per l’occasione, il 20 novembre torna sul podio Ivor Bolton, Direttore principale della Basel Sinfonieorchester e della Dresden Festival Orchestra. Solisti Anna El-Khashem, Amitai Pati e Matthias Winckhler; il Coro è istruito da Gea Garatti Ansini. Una nuova commissione al compositore Pasquale Corrado in prima esecuzione assoluta, dal titolo Il sole giaguaro per oboe e orchestra, ispirata al libro di Italo Calvino, è al centro del concerto dell’11 dicembre diretto da una bacchetta di riferimento del repertorio contemporaneo come quella di Marco Angius, ospite frequente delle stagioni del Teatro. Solista la Prima Parte dell’Orchestra del TCBO Paolo Grazia. Accanto a questa pagina, il balletto Nobilissima visione di Paul Hindemith del 1938. Chiusura del cartellone nel giorno di San Silvestro, il 31 dicembre, con la celeberrima Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, preceduta da un brano di oggi come Abitare la battaglia di Riccardo Panfili. Protagonisti l’Orchestra e il Coro del Comunale, con la direzione del tedesco Markus Stenz – che alla Scala nel 2018 ha affrontato la prima mondiale di Fin de partie di Kurtág – e Gea Garatti Ansini a preparare il Coro.
Maggiori informazioni: www.tcbo.it/sinfonica-2026
Info biglietti e abbonamenti Stagione Sinfonica 2026
Biglietteria Teatro Comunale di Bologna
Largo Respighi, 1 - 40126 Bologna
da martedì a venerdì 12.00 - 18.00; sabato 11.00 - 15.00
Tel. (+39) 051 529019 | boxoffice@comunalebologna.it