May 30, 2022, 8:00 PM

“Ierofania P.P.P.” il senso del sacro in Pasolini

Ex chiesa di S. Mattia , Via Sant'isaia, 14A - Bologna

azione musicale per attori, ensemble, elettronica e proiezioni | Un progetto di FontanaMIXensemble

IEROFANIA P. P. P.
il senso musicale del sacro in Pasolini

azione musicale per attori, ensemble, elettronica e proiezioni 
Un progetto di FontanaMIXensemble


Davide Rondoni voce e testi
Elide Blind e Simone Tacconelli video-arte 

Francesco La Licata direttore

Attori della Scuola di Teatro Galante Garrone


Nell’ambito del progetto di rete “I luoghi di Pasolini”, condiviso con l’ensemble Ars Ludi, il Freon ensemble, il Conservatorio “A. Casella dell’Aquila e l’ensemble Risounanze, Il FontanaMIX ensemble di Bologna presenta un’azione musicale per attori, ensemble, elettronica e proiezioni intorno al SACRO dal titolo “Ierofania P.P.P.” il senso del sacro in Pasolini, progetto composto di proiezioni di immagini tratte dagli archivi della cineteca di Bologna, testi del poeta scelti da Davide Rondoni, con musiche di J.S.Bach e Sylvano Bussotti, e prime assolute di Valentino Corvino, Nicola Evangelisti, Francesco La Licata e Franco Venturini.


FontanaMIXensemble

Lavinia Guillari, flauti
Marco Ignoti, clarinetti
Valentino Corvino, violino
Sebastiano Severi, violoncello
Walter Zanetti, chitarra e chitarra elettrica
Stefano Malferrari pianoforte


Programma

musiche di J.S. Bach, S. Bussotti, V. Corvino, N. Evangelisti, F. La Licata, F. Venturini
 

La musica assolve una funzione estetica, al limite ‘estetizzante’. La Passione secondo Matteo di Bach, al momento della rissa di Accattone, ha innanzitutto questa funzione estetica. Si produce una sorta di contaminazione tra la bruttezza, la violenza della situazione, e il sublime musicale. Ma simultaneamente svolge una funzione didattica. Si indirizza allo spettatore e lo mette in guardia, gli fa capire che non si trova di fronte a una zuffa di stile neorealista, folcloristica, ma dinanzi a una lotta epica che sfocia nel sacro, nel ‘religioso’.
(Pier Paolo Pasolini)