Bologna Estate racconta #4
Maurizio Tarantino racconta la Terrazza Nouveau by TicketSms
Il Teatro Comunale accende l’estate della zona universitaria con la rassegna Terrazza Nouveau
In un'audace mossa che sfida la tradizione, il tempio della lirica bolognese ha deciso di mescolare cultura e leisure. Anche quest’estate torna al Teatro Comunale di Bologna la Terrazza Nouveau by TicketSms con tre diverse rassegne che animeranno, fino al 27 luglio, sia la Terrazza che dà su Piazza Verdi che il Foyer Rossini. Tre gli appuntamenti ogni settimana: il giovedì, venerdì e sabato. Non solo un repertorio classico: c’è spazio per tantissimi generi, dalle serate con i musicisti del Teatro Comunale in versioni inedite, ai live delle band indipendenti ed emergenti, fino ai dj set.
Maurizio Tarantino , Responsabile Marketing e Comunicazione del Teatro Comunale di Bologna racconta di più sulla rassegna per scoprire come il Teatro stia reinventando il suo ruolo in città, creando una vera e propria community culturale.
Il format, già sperimentato negli anni e successivamente sospeso per la pandemia, riprende vita. Come lo state rilanciando? Che atmosfera si deve aspettare il pubblico di Bologna Estate?
Questo è il secondo anno di apertura della Terrazza dopo la pausa dovuta alla pandemia. Già l’anno scorso abbiamo registrato un grande successo con oltre 13.000 presenze in 20 serate. Con la riapertura, abbiamo rilanciato anche il brand : quella che era la Terrazza del Teatro è diventata la “Terrazza Nouveau”, in linea con la nuova sfida che stiamo affrontando negli spazi della fiera con il “Comunale Nouveau”. Questo nome è ispirato al Padiglione “Esprit Nouveau”, interessante riproduzione del padiglione temporaneo che il celebre architetto Le Corbusier realizzò per l’ Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes nel 1925.
Vogliamo immaginare il Teatro come uno spazio vivo non solo sul piano culturale, cosa che ci distingue da sempre, ma anche sul piano sociale in linea con i grandi teatri europei. L’obiettivo della Terrazza, così come quello di alcune rassegne, come Parliamo d’Opera in Salaborsa o le Domeniche in Musica nelle più belle sale storiche di Bologna, è quello di creare una community , un pubblico trasversale in cui i giovani abbiano un ruolo importante insieme ai nostri abbonati, ai tanti turisti e ai cittadini curiosi o appassionati. Una community che possa frequentare gratuitamente le tante iniziative promosse dal Comunale. La condivisione dell’arte, i momenti di fruizione anche leggera e piacevole della musica, magari prendendo un aperitivo in uno dei luoghi più suggestivi e, se vogliamo, glamour , di Bologna, è un modo per far arrivare la nostra arte a un pubblico sempre più vasto e diversificato.
Quindi state riuscendo ad avvicinare i più giovani al mondo del Teatro, il pop al classico?
Abbiamo avuto molte occasioni di ospitare personaggi del mondo pop . Nel mese di maggio, il Don Giovanni di Mozart è stato presentato da Elio e le Storie Tese, e artisti come Malika Ayane, Dardust, e Frankie-Hi-NRG sono venuti a offrirci il loro punto di vista sull’Opera. In Terrazza abbiamo ospitato serate di ascolto dei Gaznevada, selezioni musicali di artisti iconici della musica bolognese come Deda, fondatore dei Sangue Misto, Alioscia dei Casinò Royale, e poi tanto jazz e musica indipendente. I risultati di questo percorso di eventi e iniziative programmate si vedono anche nella frequentazione dell’Opera: è il terzo anno di fila in cui si consolida il dato di un pubblico molto giovane che ha superato quello over 65. Il nostro obiettivo principale è tramandare il patrimonio dell’Opera e della musica Sinfonica alle nuove generazioni. E questi progetti ci aiutano a raggiungere questo obiettivo importante e ambizioso.
Questa edizione si articola in tre rassegne: “Comunale Music Terrace”, “Live Set” e “Lounge Night”. Che cosa le contraddistingue?
Quest’anno, la grande conoscenza musicale del Teatro fa il suo ingresso sul palco della Terrazza. Con la rassegna “ Comunale Music Terrace ”, i nostri musicisti si alterneranno ogni giovedì proponendo diversi repertori: un viaggio attraverso i suoni e i mondi della musica. Dal tango d’avanguardia, alla musica da camera di Rossini e Poulenc, alle sonorità brasiliane della Bossa Nova, fino a ensemble di forte impatto come la serata con gli otto violoncellisti. Insomma, un programma tutto da scoprire, tra repertori che spaziano dal crossover al classico, con una selezione originale di brani che solo musicisti con esperienza decennale nell’orchestra possono offrire.
Nei venerdì, con i “Live Set”, torna la musica indipendente, con formazioni che provengono dai club e locali dove nascono le band emergenti. Questi gruppi propongono sonorità disparate e al contempo interessanti, come la Bluehound Wind Band con il suo mix di soul , rock blues e desert blues del Sahara, o l’originalità di band come EL V, che definiscono il loro repertorio latino-emiliano, un incontro tra soul e ritmi latini. E poi le chitarre blues che incrociano il pop del Valentina Mattarozzi Trio. Per chi ama il live con una dimensione intima e raccolta, il venerdì in Terrazza è la serata più indicata.
Il sabato, invece, si dà spazio alla selezione musicale dei DJ, con una dimensione dedicata all’ascolto: da qui il nome “ Lounge Night ”. L’idea è quella di vivere una serata all’insegna del relax, con un sottofondo musicale di qualità. Anche qui, i nomi non sono secondari: un amico come Giovanni Laparola, attore, regista e sceneggiatore, sarà ospite per la terza volta con la sua selezione di Lapa Eil Kan. Quest’anno, poi, avremo una special guest: Emily Clancy, la Vice Sindaca di Bologna, che il 13 luglio - a titolo gratuito - porterà in scena un DJ set in terrazza insieme a Federico Pirozzi.
Anche quest’anno avete deciso di coinvolgere direttamente i Professori d’Orchestra, gli Artisti del Coro e gli interpreti della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. Perché questa scelta?
In questi anni, sono state fatte sperimentazioni virtuose per inserire queste grandi professionalità all’interno dei cartelloni della Terrazza: i tre concerti al Manzoni con la Rassegna Afro American Connection, tutti sold out, hanno dimostrato che l’orchestra può dare un contributo significativo anche a generi musicali non strettamente afferenti al repertorio lirico-sinfonico. In quell’occasione, abbiamo messo in scena un’intera rassegna con trascrizioni di James Brown, Jimi Hendrix, Jamiroquai, Amy Winehouse e addirittura una rivisitazione di Also sprach Zarathustra di Richard Strauss in versione funk. Queste rivisitazioni sono state eseguite dalla nostra orchestra, in quel caso dalla Brass Band, ma ci sono state occasioni in cui tutta l’orchestra ha offerto concerti memorabili, come l’omaggio a Lucio Dalla di due anni fa, che ha coinvolto sia l’orchestra che la Scuola dell’Opera, oppure la serata elettronica con i JoyCut in collaborazione con l’Estragon Club, che ha offerto un suono inedito dell’orchestra del Comunale confrontandosi con le più innovative sperimentazioni elettroniche.
Il coinvolgimento dei musicisti del Teatro nella programmazione della Terrazza vuole valorizzare anche le sensibilità musicali dei singoli, che spesso rivelano una cifra stilistica e un eclettismo che offriranno molte sorprese.
La programmazione è molto varia: si passa dalle canzoni classiche napoletane, al tango, dalle sonorità brasiliane, fino alle grandi pagine del repertorio operistico. Poi ancora cantautorato, pop d'autore e world music. Perché avete scelto di portare una commistione tra generi musicali così diversi?
L’idea di proporre tre rassegne così differenti nasce dalla volontà di coinvolgere diversi tipi di pubblico. Crediamo sia importante far comprendere il valore assoluto dell’Opera a chi si sta avvicinando a un mondo musicale spesso ingiustamente visto come complesso e distante. Per farlo, dobbiamo creare una commistione tra i linguaggi, non solo musicali ma anche culturali, e basarci su un’idea di accessibilità alla cultura, sia in termini economici che sociali. Per lavorare sul futuro dell’Opera, bisogna interpretare i linguaggi del presente. Se i giovani parlano un altro linguaggio sul piano musicale e culturale, vanno trovate le chiavi interpretative per dialogare con loro e farli entrare in quel linguaggio universale che è il patrimonio sinfonico e operistico.
I nostri spettacoli sono molto frequentati dagli studenti universitari, ragazzi che non vedono il Teatro come un luogo distante, ma che ormai lo sentono vicino, grazie a esperienze come la Terrazza, le nostre campagne grafiche affidate a star dell’illustrazione e in passato della street art o i Parliamo d’Opera affidati ai cantanti pop. Affrontiamo generi diversi perché sono le generazioni a essere diverse.
Ci segnali alcuni appuntamenti assolutamente da non perdere?
Direi il 26 luglio con “Brazil Calling”, una serata affidata ai nostri professori d’orchestra con un programma interamente dedicato alla Bossa Nova. Si tratta di un concerto per quartetto d’archi e corno solista alla scoperta della musica brasiliana classica, resa nota a livello globale da compositori del calibro di Tom Jobim, Eliane Elias, Marcos Valle, Vinicius de Moraes, Ornella Vanoni. È una serata difficile da trovare altrove, e non parlo solo di Bologna. Il corno solista Giovanni Hoffer, oltre a essere un componente della nostra orchestra, è anche un affermato artista jazz che partecipa spesso a festival internazionali di grande prestigio.
Quali partnership avete instaurato per questa edizione e come contribuiscono alla rassegna?
In questa edizione, abbiamo strutturato la collaborazione con TicketSMS, una realtà affermata nel panorama del ticketing e una delle startup bolognesi più innovative e di maggior successo. Loro contribuiscono sia per le prenotazioni, gestendo la piattaforma che disciplina gli ingressi a Teatro, sia come sponsor, da cui anche la citazione nel naming: Terrazza Nouveau by Ticket SMS. Essendo operatori del settore dei live e del clubbing con un forte appeal soprattutto nei segmenti musicali giovanili, quest’anno abbiamo aperto parte delle serate a una loro gestione diretta, supervisionata dal Teatro. Il gestore commerciale dello spazio è invece Heco.
Dopo la pausa agostana, la Terrazza riaprirà a settembre. Ci puoi dare qualche anticipazione?
Siamo ancora al lavoro per definire proposte e date, ma posso anticipare che ci saranno alcune serate memorabili, come quella per ottetto di violoncelli, di cui ancora non abbiamo dettagliato i brani, ma sarà sicuramente una serata unica nel suo genere. Posso garantire che dopo le vacanze estive, la Terrazza Nouveau sarà il miglior modo per superare la tipica depressione post-vacanza. Sembrerà di avere ferie un po’ più lunghe e un rientro meno traumatico.
Giulia Fini, per Bologna Estate