Assolo per Paquita

Memorie di un'attrice stressata.

Ci sono "donne sull'orlo di una crisi di nervi"  ma ci sono anche "attrici" che a volte si trovano in quella stessa situazione.
Forse il sentire dell'autore del testo di questo spettacolo, Ernesto Caballero è simile a quello di Pedro Almodovar: infatti stessa anima spagnola.
In questo monologo tragicomico, il personaggio di Paquita entra in simbiosi con l'interprete; così il racconto diventa delirio amoroso che scende a spirale da una seduta  di autocoscienza per innamorati cronici ad una clinica psichiatrica, per finire poi nel camerino stesso dell'attrice.
E, in una autoironica consapevolezza di essere "malate d'amore" , in entrambe si fa strada, quasi per caso, un desiderio di rivalsa contro il maschio affabulatore. E la vittima si fa carnefice.

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Di Ernesto Caballero. Traduzione Barbara Nativi. Con Maria Grazia Ghetti. Scene Michele Chiari. Tecnica Marco Manfredi. Costumi Angela Zanfino.
Gaia Società e Fraternal Compagnia.