OPERA D'AMORE - Donne del melodramma fra letteratura, storia e mito

Otto eroine di ieri, di oggi e di sempre, protagoniste di otto famose opere liriche prettamente italiane. Ma chi erano veramente? ce lo rivela il tenore Cristiano Cremonini nel suo libro - Edizioni Pendragon.

OPERA D'AMORE – Donne del melodramma fra letteratura, storia e mito

Vi presento Lucia, Violetta, Wally, Fedora, Floria, Adriana, Cio-Cio-San e Liù. Le conoscete già? Sono otto donne "vere" (molte di loro storicamente esistite) coraggiose, moderne, che molto hanno amato e lottato – fino alla fine – per affermare i propri diritti, la propria dignità, i propri ideali; per cambiare il loro mondo, spietato ed ingiusto. In breve, per essere libere.

Fabrizio Festa, critico musicale, scrive nella prefazione al libro: 

"Delle loro vicende Cristiano Cremonini ricostruisce la trama e l'ordito in teatro e fuori dal teatro, guidandoci con accortezza tra realtà e romanzo appunto, tra storie e storie". 

 Riporta l’autore in premessa:

"Credo fermamente che ognuna di queste otto donne possa insegnarci molto perché, anche se i tempi, i costumi e i modelli di vita della società in cui hanno vissuto sono cambiati, come è cambiato (per fortuna!) il concetto di colpa, di innocenza e di moralità, purtroppo l’ottusità, l’ipocrisia e la malvagità non sono ancora state sconfitte; anzi, queste grigie inclinazioni dell’animo umano sono tuttora tenacemente presenti, come “lacci invisibili”, dentro a ognuno di noi".

Otto donne che possiedono qualità diverse, talvolta contrastanti e mutevoli: fedeltà, intraprendenza, generosità, caparbietà, grazia, ferocia, bontà, impulsività, dolcezza; ma anche parecchi difetti.
Otto eroine di ieri, di oggi e di sempre, protagoniste di otto famose opere liriche prettamente italiane, scaturite dal genio di Donizetti, Verdi, Catalani, Giordano, Puccini e Cilea e da librettisti come Cammarano, Piave, Illica, Colautti, Giacosa, Adami e Simoni. Ma chi erano veramente? Perché sono diventate immortali? Lo scopriremo assieme ripercorrendo le pagine dei romanzi e dei drammi che hanno ispirato tanta bella musica, grazie ad autori come sir Walter Scott, il padre del romanzo storico, Alexandre Dumas figlio e la sua Signora delle Camelie, Victorien Sardou, che creò figure tenaci e gelose come Fedora e Tosca ispirato dalla grande personalità dell’attrice Sarah Bernhardt; Eugène Scribe, che seppe tramandarci la storia di Adrienne Le Couvreur...
Questa nostra febbrile civiltà occidentale, avanzando inesorabile e violenta, ha raffreddato e indurito i nostri cuori fino a renderli incapaci di ricevere e dare amore. C’è quindi bisogno di donne come loro, di eroine vere (e non di celluloide, “usa e getta“) così traboccanti d’amore da far “intorcinare le budella” e da indurci ad una seria e lunga pausa di riflessione.

Cris La Torre, nome d'arte di Cristiano Cremonini, è tenore e scrittore nato a Bologna nel 1974.

Una carriera importante nel mondo della Lirica lo ha portato per vent'anni ad esibirsi in alcuni dei palcoscenici più prestigiosi al mondo, debuttando una quarantina di titoli operistici, fra cui dieci prime rappresentazioni assolute. Successivamente, grazie alla sua duttilità vocale e interpretativa, si afferma a tutti gli effetti come artista crossover. 
Unitamente alla carriera di cantante lirico affianca quella di scrittore e promotore di giovani talenti della musica.
È autore di alcune pubblicazioni di poesia e narrativa. Per la casa editrice Pendragon pubblica due volumi di successo sul mondo della Lirica: "Tenore all'Opera - Profili seri e divertenti di grandi maestri del melodramma"(2013) e "Opera d'Amore - Donne del melodramma fra letteratura, storia e mito"(2015).
È stato fondatore e presidente del “Progetto Cultura Teatro Guardassoni”, associazione culturale a cui si deve la riapertura e dell'antico omonimo teatro da camera bolognese (1879), e del “Concorso lirico internazionale Città di Bologna”, competizione canora ufficiale del capoluogo emiliano romagnolo istituita nel 2007, giunta alla settima edizione. 
Attualmente è direttore artistico del Premio "Giuseppe Alberghini" -  Giovani talenti della musica strumentale, vocale e della composizione, della Regione Emilia-Romagna.