10 marzo 2021, 21:15

Adriana Lecouvreur

l’opera trasforma il Teatro Comunale in un set e diventa un film trasmesso da RAI 5

Si trasforma in un set cinematografico il teatro Comunale di Bologna per rappresentare uno dei più grandi omaggi dell’opera al mondo del teatro: l’Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, che diventa un film per la TV grazie alla collaborazione con la Rai.
 

Lo spettacolo, originariamente previsto lo scorso maggio ma sospeso a causa dell’emergenza sanitaria, sarà registrato a porte chiuse a inizio febbraio per essere trasmesso da Rai Cultura in prima visione su Rai5 il 10 marzo alle 21.15 (e non giovedì 11 marzo come inizialmente previsto), aprendo in maniera inedita l’anno operistico 2021 del teatro felsineo.
 

La direzione musicale è affidata ad Asher Fisch, mentre il progetto registico, declinato nella versione film-opera, è firmato da Rosetta Cucchi, che sarà affiancata per la regia televisiva da Arnalda Canali.
 

«In un momento difficile e incerto per la vita dei teatri come quello che stiamo attraversando – dice il Sovrintendente del Comunale di Bologna Fulvio Macciardi – la sfida è quella di trovare soluzioni percorribili e sicure, mantenendo alta la qualità della proposta artistica. Fondamentale diventa allora la collaborazione con la Rai, e in particolare con Rai Cultura, che ci permette di produrre un nuovo spettacolo con la formula del film-opera, e di portarlo in tutta Italia su Rai5.Il titolo non è scelto certo a caso: il primo atto dell’Adriana Lecouvreur pensata da Rosetta Cucchi sarà ambientato ai tempi della grande attrice, quel Settecento che ha visto nascere il nostro splendido teatro progettato dal Bibiena, che diventa lo sfondo ideale, anche fuori dal palcoscenico, per le riprese televisive».
 

Protagonista in un doppio debutto, nel ruolo del titolo e nella Sala Bibiena, è il soprano lettone Kristine Opolais, reduce dal successo televisivo di “A riveder le stelle” che ha sostituito la prima della Scala e tra le star più contese dai principali teatri della scena internazionale, come la Metropolitan Opera di New York, la Royal Opera House di Londra e la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera. A Bologna Opolais potrà interpretare una parte che «insegue da sempre».
Insieme a lei sono impegnati Luciano Ganci nella parte di Maurizio, Romano Dal Zovo in quella del Principe di Bouillon, Nicola Alaimo nei panni di Michonnet, Veronica Simeoni in quelli della Principessa di Bouillon. Completano la compagine vocale Gianluca Sorrentino (L’abate di Chazeuil), Elena Borin (Mad.lla Jouvenot), Aloisa Aisemberg (Mad.lla Dangeville), Luca Gallo (Quinault) e Stefano Consolini (Poisson).
L’acrobata è Davide Riminucci.