Festa Marchetti

in concerto:

SPECCHIOPAURA (ITA – glitch pop – Thru Collected)

+ PAOLO.ALNEON (ITA – elettronica / pop – Artist First)

+ ZE IN THE CLOUDS (ITA – sperimentale – Tuk Music)

+ SCUMMA DO MAR (ITA – emo pop – Thru Collected)

+ MENDOZA (ITA – punk rock – LB Music)

+ LE SACERDOTESSE DELL’ISOLA DEL PIACERE (ITA – grunge)

+ APA1998 (ITA – elettronica)

Ti piace strappare i poster dai muri e decorarci la tua cameretta? Ti piace collezionare le fanzine d’epoca con cui si facevano belli i tuoi genitori? Ti piace scoprire musica nuova? Creare playlist con nomi assurdi? Ti piace vestirti senza impegno, ma bene e di qualità?

Allora ti piace anche Festa Marchetti. Il party con più anime, dove musica elettronica, jazz sperimentale e midwest emo vanno d’accordo in modo assurdo.

Una Festa che è la declinazione di una realtà plurale per definizione, servita su un piatto ricco secondo una e una sola regola: quella della varietà.

Parliamo di Orchestra Marchetti, un collettivo di stanza a Bologna ma originario di Avellino, pronto a irradiare la città rossa col proprio carisma. Ma oltre al soon-to-be party, il cuore del progetto batte fortissimo in Strada Maggiore 25F, dove basterà alzare la testa per trovare l’insegna a lettere capitali “Orchestra Marchetti”.

Più di un semplice retailer che propone rarissimi pezzi d’archivio, più di un negozio con vestiti ricercati. OM si immagina come il sancta sanctorum della underground culture italiana e indipendente, dove lo spazio per rimpiangere con nostalgia il passato c’è (e in abbondanza). Ma solo a patto che ogni lacrima versata rifletta sul futuro di questa cultura spontanea,

sulle possibilità che il digitale apre in un mondo dove l’analogico viene solo ricordato come la golden age.

A prendere per mano la ricerca fatta nell’abbigliamento è quella altrettanto esclusiva in ambiti come la musica indipendente, il design, la visual art, il collezionismo di oggetti matto e disperatissimo. E ultima ma non meno importante, la community. Intesa come lo stare insieme vivo (non solo dietro uno schermo), per condividersi e recuperare quel calore primordiale. Perché mettersi in relazione l’un l’altro, nonostante le differenze, è ancora il tesoro più grande. Da custodire sì, ma senza gelosie di sorta.