Varignana Music Festival - I edizione

Musica Insieme e Palazzo di Varignana Resort & SPA presentano un festival dedicato alla classica: dal 14 al 19 lugliosei grandi artisti di fama internazionale interpreteranno le opere di maestri riconosciuti della storia della musica, da Bach a Debussy, da Brahms a Rachmaninov.

Nella sua prima edizione, Varignana Music Festival propone un programma di musica da camera nel quale le opere dei più celebri maestri, da Bach a Debussy, da Brahms a Rachmaninov, saranno affidate a interpreti di fama stellare che si avvicenderanno sulla scena, alternando il recital solistico al duo, fino al quintetto con clarinetto e pianoforte. 

Il festival sarà ospitato nella bella sede di Palazzo di Varignana Resort & SPA, nuovissimo complesso 4 stelle lusso dotato di due ampie sale da concerto, oltre che di un’arena esterna dalle quali l’ascolto dei capolavori del repertorio si accompagnerà alla suggestiva visione di un panorama che abbraccia l’intera vallata circostante, spingendo la vista fino alla riviera adriatica e alle Prealpi.

Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20 e si svolgeranno nell’auditorium dello Spazio Belvedere di Palazzo di Varignana Resort & SPA.

Il Programma

L’apertura del Festival, lunedì 14 luglio, spetterà a un testimonial d’eccezione qual è Mischa Maisky, che insieme a Lily Maisky presenterà un programma che è l’alfa e l’omega della letteratura per duo di violoncello e pianoforte (e del quale Maisky ha peraltro rilasciato incisioni di riferimento): dai primissimi esempi di sonata di un geniale pioniere della musica quale fu Johann Sebastian Bach, con la Sonata in sol minore BWV 1029, che conclude la raccolta da lui dedicata a quest’organico, alla Sonata che Šostakovič firma tre secoli dopo, nel 1934, unendo la cantabilità al contrappunto dell’amato Bach, e così chiudendo il cerchio. Nel mezzo un doveroso omaggio alle origini, con gli struggenti Vocalise ed Élégie di Rachmaninov, che esaltano appunto la vocalità del violoncello.
Martedì 15 luglio, a Lily Maisky spetterà invece la declinazione del duo di violino e pianoforte, accompagnando l’archetto dell’armeno Hrachya Avanesyan, violinista (classe 1986) considerato fra i più interessanti della sua generazione, che Varignana Music Festival porterà per la prima volta a esibirsi in Italia. Per loro uno sguardo alla letteratura violinistica fra Otto e Novecento, dove al virtuosismo funambolico (la chiusura con la celebre Carmen Fantasie di Waxman) si unirà il lirismo della Sonata di Debussy, ultima opera in assoluto del compositore francese, scritta in pieno conflitto mondiale, e la potenza evocativa quasi cinematografica di uno dei rarissimi lavori cameristici di Richard Strauss, nei quali già risuonano i colori dell’orchestra.
Mercoledì 16 luglio, Mischa Maisky dedicherà un recital solistico a un’opera fondamentale per il suo strumento, eseguendo due delle sei Suites che Bach dedicò negli anni Venti del Settecento al solo suono del violoncello, strumento allora in piena ascesa: un’opera sbalorditiva, non solo per l’impegno tecnico, quanto e soprattutto per la
ricchezza dell’invenzione musicale, che ne ha fatto il banco di prova per tre secoli di interpreti (lo stesso Maisky ne ha rilasciato nella sua carriera due incisioni per Deutsche Grammophon), non smettendo mai di incantare il pubblico.
Tutto dedicato alla grande scuola russa sarà il successivo recital solistico del Festival, quello che giovedì 17 luglio Alexander Romanovsky incentrerà sull’esecuzione delle due Sonate per pianoforte di Sergej Rachmaninov, impervie come le opere di un compositore che era anche pianista dal virtuosismo trascendentale, e figlie appassionate di una temperie culturale e storica incandescente com’è quella del primo Novecento; al centro, quasi a prendere il respiro fra l’uno e l’altro affresco sonatistico, l’anima popolare della Russia, con Dumka, “scena rustica” di Čajkovskij di struggente e tenera bellezza.
Spazio agli archi, venerdì 18 luglio, con un quartetto leggendario come lo Janáček String Quartet, fondato nel 1947 e da allora ospite dei palcoscenici più prestigiosi quale vero e proprio ambasciatore culturale della musica cèca: non a caso, sarà lo Smetana del celebre Quartetto “Dalla mia vita” ad aprire il loro concerto, che si concluderà, vedendo alla tastiera Alexander Romanovsky, con l’unico Quintetto per pianoforte e archi mai composto da Johannes Brahms, che in esso riversò tutta la propria maestria e insieme la passione per quella che fu come sempre la sua musa ispiratrice, Clara Schumann.
Sabato 19 luglio, ecco i ranghi riuniti dello Janáček String Quartet e del clarinettista Anton Dressler, nel concerto che congederà il pubblico della I edizione del Varignana Music Festival con due capolavori: il Quartetto “Lettere intime” di Janáček, il maggiore compositore cèco cui la compagine deve non a caso il proprio nome, e il Quintetto per clarinetto e archi di Wolfgang Amadeus Mozart, forse la più amata fra le opere per clarinetto di tutti i tempi.

info
www.varignanamusicfestival.it