dal 25 al 26 ottobre 2019

ROBOT 11

Dove
Palazzo Re Enzo, Ex GAM, DumBO, Bologna

12/25-26 ottobre 2019

ROBOT Festival sta tornando. Il 2019 è l’anno che vede il festival internazionale di musica elettronica ed arte digitale superare il decennio di vita, celebrando la sua undicesima edizione in quella Bologna dove è nato. Saranno quindi le giornate del 25 e 26 ottobre ad accogliere ROBOT 11, che quest’anno si svolgerà negli spazi della Sala Maggiore della Ex GAM, location scelta  fin dall’anno scorso come quartier generale del festival e che ha impresso nel suo DNA architettonico il gene della ricerca in campo artistico. Il festival si concluderà, nella notte del 26 ottobre, con un party finale a DumBO, nuovo spazio espressione della rigenerazione culturale e urbana cittadina che ospiterà il pubblico danzante fino alle prime ore dell’alba. 

ROBOT 11 è stato preceduto da una Preview svoltasi il 12 ottobre a Palazzo Re Enzo, che ha visto esibirsi il viennese Dorian Concept, in versione live, ed il dj set dell’australiano Francis Inferno Orchestra, accolti come sempre dai resident Dj RBT Sound System. Nella Sala Re Enzo, uno speciale programma, curato da Seeyousound - Festival internazionale di cinema e musica, dove ha avuto luogo la performance Project - To vs Avanguardie e la proiezione di Soundies, selezione dei migliori videoclip musicali del 2018 assemblati sotto forma di lungometraggio. 

Come ogni edizione, ROBOT 11 dedica la sua riflessione a un tema, e il 2019 è l’anno del concetto di #BlackBox, termine preso in prestito dalla cibernetica che diventa una metafora del nostro rapporto quotidiano con la tecnologia: una scatola nera dai meccanismi interni opachi, di cui conosciamo gli input ed output ma non il funzionamento. L’analisi della maniera in cui questo paradigma influenza e dà forma al nostro modo di sviluppare relazioni ed esperire informazioni e prodotti culturali verrà approfondito, durante i giorni del festival, attraverso un programma di incontri e conferenze, organizzato in collaborazione con RiFestival e AftER Festival - futuri digitali, incluso un panel dedicato ad esplorare il concept di ROBOT 11 insieme a Daniele Gambetta ed Andrea Zanni, autori del manifesto. 

Come ogni anno, sarà però la musica la protagonista. Live performances, dj set e spettacoli audio video animeranno i due palchi della Ex GAM e quello di DumBO, solcati da ospiti italiani ed internazionali. 

Nel primo giorno di ROBOT 11 (25 ottobre), uno degli ospiti più attesi di questa undicesima edizione: il produttore spagnolo John Talabot, già ospite dell’ottava edizione di ROBOT Festival, maestro indiscusso della notte insieme a Leon Vynehall, produttore introspettivo dall’indole narrativa. Insieme a loro, le sonorità psichedeliche in bilico fra rock ed elettronica del duo israeliano Red Axes, e i set di Moxie, vera e propria istituzione di casa alla londinese NTS Radio e Badsista, dj e produttrice di San Paolo  che ha alimentato e sollevato la scena queer brasiliana. Inversione live, Tolouse Low Trax, fondatore e resident del Salon Des Amateurs, il club di Düsseldorf diventato celebre per i suoi set fuori dagli schemi. Ad aprire la serata, l’esordiente Corgiat, vincitore della terza edizione dello Jaeger Music lab, e Filibalou, della scuderia bolognese di Mint Sound. Una speciale sala ambient (Sala Opium), con una selezione curata da Quarto Mondo, sarà a disposizione dei visitatori durante entrambe le giornate del 25 e 26 per offrire al pubblico una piccola oasi di relax. 

Il secondo giorno di ROBOT vedrà alternarsi numerose esibizione live, prima fra tutte quella del bolognese Alessandro Cortini, membro dei Nine Inch Nails che presenta a Bologna il suo nuovo lavoro solista ‘Volume Massimo’, uscito per una delle più prestigiose etichette internazionali, la Mute Records dei, per fare solo un nome, Depeche Mode. Live sarà anche lo show di Curses, con le sue sonorità post punk e dark wave. Ma non mancheranno le occasioni per ballare. Dopo la calda accoglienza di RBTX, Andrew Weatherall torna sul palco di ROBOT: produttore poliedrico dalla sensibilità stilistica in continua evoluzione, una vera icona della musica made in UK, avrà al suo fianco una squadra di giovani DJ emergenti, non meno talentuosi, come l’eclettico Interstellar Funk, stella che illumina l’underground olandese con i suoi dj set imprevedibili e articolati, o Afrodeutsche, produttrice britannica le cui creazioni sonore si muovono in bilico fra techno ed electro dal sapore afrofuturista, e Batu, label boss della Timedance Record. Sul versante degli spettacoli A/V ci saranno Lei, (No) Innocence e la performance Queering the Digital Space di Guenter Råler. 

Una line up d’eccezione coronerà il closing party da DumBO, evento di inaugurazione dello spazio, la notte del 26 ottobre. Dopo l’apertura del bolognese Dj Rou, arrivano da Madchester, i pionieri della scena acid house 808 State, una première nazionale in esclusiva versione live.  Sempre in versione live, il trio in bilico fra cosmic jazz ed elettronica da club The Comet Is Coming. Ultimo, ma non per importanza, Donato Dozzy, dj e produttore romano, storico resident del Brancaleone di Roma, e nel biennio 2004 -2006 del Panorama Bar di Berlino, che chiuderà la serata con la sua selezione ipnotica che spazia dalla dub alla techno più acida.

Uno sguardo trasversale, per esplorare i meccanismi della scatola nera. 

ROBOT Festival è un progetto dell'Associazione Culturale Shape, patrocinato e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna.

ARTISTI

808 State - Pionieri della acid house inglese, sono tornati nel 2019 con il nuovo album Transmission Suite, che presenteranno in esclusiva versione live ed in premiere italiana a ROBOT 11. In passato hanno collaborato con UB40, Björk e Bernard Sumner (Joy Division/ New Order).

The Comet Is Coming - È l’incontro tra tre “cosmonauti” (King Shabaka , Danalogue e Betamax Ohm) a Londra nel 2013, che decidono di fondere il jazz alle sonorità elettroniche più spinte. Si muovono tra psichedelia, funk e prog in una miscela che trascende ogni definizione di genere musicale, creando un suono nuovo e futuristico attingendo dal passato. 

Donato Dozzy - Detto “Il Professore”, Donato Dozzy inizia a fare i suoi primi Dj set a fine ‘80. Il suo gusto personale si evolve da un’amore per la dub e italodisco verso la techno e l’acid house, per arrivare oggi a una raffinata selezione che le abbraccia tutte. E’stato resident del Brancaleone a Roma, e nel 2004 - 2006 del Panorama Bar di Berlino.

John Talabot - Catalano classe ’82, veterano del clubbing, ha alle spalle, numerose uscite (diverse sulla Hivern Discs) e collaborazioni eccellenti, come il progetto Talaboman con Axel Boman,una delle combo più apprezzate dell’elettronica. I suoi set, ipnotici e tecnicamente perfetti, sono considerati esperienze difficili da dimenticare.

Andrew Weatherall - Muove i suoi primi passi nella scena Madchester, passando per la downbeat, fino ad arrivare alla techno sperimentale negli anni ’90, partecipando ad innumerevoli produzioni di dischi e progetti. Noto per i suoi remix e le collaborazioni con con Primal Scream, Moby, Beck e tantissimi altri, continua a portare i suoi set in giro per il mondo e ospita uno show su NTS radio. 

Alessandro Cortini - Bolognese di nascita, cresciuto a Forlì, entra nel 2005 a far parte della band industrial Nine Inch Nails. Artista prolifico come solista, si concentra nella sperimentazione su tastiere e sintetizzatori, sviluppando uno stile epico, melodico ma che non sacrifica la ricerca sonora. Il suo prossimo album, MASSIMO VOLUME, uscirà a Settembre 2019 su Mute. 

Leon Vynehall - Produttore e dj britannico, riconosciuto unanimemente per la cura del dettaglio nelle sue produzioni house, deep house e downtempo. L’amore per la sua famiglia, una componente importante della sua formazione, è un leitmotiv della sua opera. Le sue release sono uscite su !K7 e Ninja Tune. 

Red Axes - Duo proveniente da Tel Aviv, Dori Sadovnik e Niv Arzi sono uniti da una passione smisurata per la musica e il rifiuto di rinchiudersi all’interno di schemi stilistici: il loro stile, nei live e nei dj set, spazia tra stili e generi musicali apparentemente distanti, mantenendo un’attitudine rock n’roll in tensione con l’austera figura del Dj. 

Curses - Producer di stanza tra Berlino e New York City, nei suoi lavori unisce la sua indole rock all’ electro e disco più cupa, il tutto accompagnato da una voce evanescente e una chitarra distorta. Dal 2014 pubblica per diverse etichette underground come Bordello A Parigi, Throne Of Blood, Ombra INTL e Relish.

Batu - Dj, producer e fondatore dell’etichetta Timedance di Bristol (UK). Dopo una serie di lavori, per etichette come Hessle Audio e XL Recordings, e alcuni remix per Sampha e la R&S Records, riesce a trasformare la Timedance in una delle realtà più attive e fervide per ciò che riguarda la musica dance nel Regno Unito. 

Badsista - Moniker di Rafaela Andrade, è una Dj, MC e producer brasiliana che arriva da San Paulo. Il suo stile mischia techno con ragga, trap, hip hop e funk carioca. Molto attiva politicamente fa parte del collettivo musicale paulista “Tormenta”, che si batte per i diritti civili, sociali e politici delle minoranze. 

Afrodeutsche - Moniker di Henrietta Smith-Rolla da Manchester, britannica di nascita da una famiglia con origini ghanesi, russe e tedesche:  un background che arricchisce il mix di influenze presenti nella sua musica, elettronica dark in cui si incrociano diversi stili come electro,  house e techno. Dal 2017 ha una residenza su NTS Radio Manchester con lo show Black Forest.

Interstellar Funk - Figlio della scena underground di Amsterdam, collabora con le più importanti etichette olandesi (Dekmantel, Rush Hour). La particolarità dei suoi set è la passione per le imperfezioni e l’imprevedibilità della sua selezione in cui include tracce new wave, electro, techno, jack-tracks and heavy electronics. 

Moxie - Aka Alice Moxon, londinese, si appassiona al DJing già a 14 anni. Veterana di NTS Radio, gestisce un’etichetta e un format itinerante chiamati On Loop, in cui ospita nomi grandi nomi della scena londinese. Da anni presenta le sue selezioni dietro alle console dei più importanti club e festival mondiali, come Panorama Bar, Fabric, Glastonbury, Love International e molti altri. 

Tolouse Low Trax - Tolouse Low Trax è il progetto solista di Detlef Weinrich, gestore e resident dj del celebre Salon Des Amateurs di Dusseldorf e membro dei Kreidler, band visionaria tedesca formatasi a Dusseldorf negli anni 90. Le sue produzioni sono oscure e ipnotiche, barocche e tribali allo stesso tempo, e, come afferma lui stesso, “Well recommended for the freaks”. 
BIGLIETTI

Festival pass festival (2 giorni + closing party) a 50€ (quantita limitata) →  http://bit.ly/ROBOT11_biglietti

Biglietti Early Bird per giornate singole (25 o 26 ottobre) a partire da 10€ + dp (quantità limitata) →  http://bit.ly/ROBOT11_biglietti

Biglietti Early Bird per Closing Party (26 ottobre) a partire da 15€ + dp (quantità limitata) →  http://bit.ly/ROBOT11_biglietti