17 aprile 2018, 21:00

Quartetto Guadagnini

Dove
Laboratori delle Arti/Auditorium, Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b 40122 Bologna

A quattro voci attraverso il Novecento

Quartetto Guadagnini: Fabrizio Zoffoli, violino; Cristina Papini, violino; Matteo Rocchi, viola; Alessandra Cefaliello, violoncello | musiche di Béla Bartók, Dmitrij Šostakovič e Anton Webern

Il programma del concerto annovera tre capolavori cameristici del Novecento: il Quarto quartetto di Béla Bartók (1928), l’Ottavo quartetto di Dmitrij Šostakovič (1960), e le Bagatelle op. 9 di Anton Webern (1913). Il quartetto di Bartók è caratterizzato da un’espansione della macrostruttura formale, che si articola in cinque movimenti, e nella quale per la prima volta il compositore magiaro impiega la forma speculare ad arco sintentizzabile con lo schema ABCBA: un movimento lento centrale C è preceduto e seguito da due Scherzi (B), mentre all’inizio e alla fine della composizione compaiono due movimenti motivicamente affini in tempo Allegro (A). L’Ottavo quar tetto di Šostakovič è concepito in un’opposizione dialettica tra il vitalismo ritmico e l’esuberanza fraseologica dei due tempi veloci, e i tre movimenti lenti con indicazione “Largo”, nei quali ricorrono in modo pervasivo l’imitazione canonica e una densa scrittura contrappuntistica, con esiti di straordinaria pregnanza espressiva, soprattutto nel movimento finale, caratterizzato da una cantabilità polifonica intessuta di una disanimata mestizia e di un pathos melanconico di sfuggente intensità. 
Le Sei bagatelle di Webern durano complessivamente quattro-cinque minuti, eppure in esse la concentrazione formale, la coerenza motivico-tematica e la pregnanza espressiva comunicano una densità ed una felicità inventiva che paiono trascendere l’aforistica brevità della trama musicale. La configurazione intervallare delle composizioni weberniane neutralizza ogni riferimento tonale in virtù di una quasi sistematica esplorazione del totale cromatico, ed attentissima è la resa timbrico-sonora dei quattro strumenti, in una caleidoscopica, continua variazione dei modi d’attacco e delle dinamiche.

Il Quartetto Guadagnini si è esibito nelle più importanti istituzioni concertistiche e teatrali italiane, oltre che in importanti sale da concerto in Francia, Austria, Germania, Svizzera e Cina. Nel 2015 ha suonato con la pianista Beatrice Rana all’Istituto italiano di Cultura di Parigi, l’anno successivo il quartetto è stato nominato ensemble in residenza di detta istituzione, interpretando in prima esecuzione due composizioni di Silvia Colasanti e Domenico Turi.

INGRESSO GRATUITO CON RITIRO DI COUPON DALLE ORE 20